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Repertorio Gregoriano

Repertorio Gregoriano   Il canto gregoriano nella S.Messa si distingue in “Ordinario” e “Proprio”. Dell’Ordinario fanno parte i testi nei quali cambia solo la melodia: Kyrie,Gloria,Credo,Sanctus,Agnus Dei. Nel Proprio testo e melodia cambiano secondo la festività: antifona di Introito,responsorio Graduale,antifona di Offertorio,antifona di Comunione. La rappresentazione grafica dei suoni, presente nei testi a partire dal secolo IX, avviene attraverso i segni neumatici, posti sopra le parole; ciò significa che prima di tale periodo il cantore eseguiva a memoria la melodia. Intorno all’anno 1000 (Guido d’Arezzo) appare il tetragramma – rigo musicale con 4 linee – con i neumi che gradatatamente si sviluppano in notazione quadrata:  

Postato in Corale Gregoriana.

Repertorio gregoriano

Il canto gregoriano – canto liturgico eseguito durante la S.Messa e nella Liturgia delle Ore – è caratterizzato fondamentalmente da tre stili: 1- sillabico = note singole su ogni sillaba (salmi,inni,antifone,sequenze); 2- fiorito = maggior parte delle sillabe con piccoli gruppi di note (introito,comunione); 3- melismatico = melodie con vocalizzi estesi e complessi, riservati a solisti (responsori del graduale,tratto,offertorio).   Il  canto  dei  salmi I salmi sono testi composti da versetti suddivisi in due metà (emistichi). Il versetto è cantato con la formula seguente: I° emistichio = intonazione-corda di recita–cadenza mediana;  II° emistichio = corda di recita-cadenza finale. Nel caso di versetti più estesi, il I° emistichio prevede una cadenza semplice(flexa) …

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